martedì 22 novembre 2011

Ultime letture....promossi e bocciati.

Buongiorno a tutti, scusate per la mia assenza. Ora sono qui per mostrarvi le mie ultime letture. Molte sono state davvero entusiasmanti altre meno.
Cominciamo subito.

Il primo libro di cui voglio parlarvi è...UN PONTE PER TERABITHIA








Titolo: Un ponte per Terabithia
Autore: Katherine Paterson
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 2008
Pagine: 213
Formato: brossura



TRAMA:

Jess Aarons si è allenato tutta l'estate per vincere la gara di corsa della scuola. Non avrebbe mai pensato che a fargli mangiare la polvere sarebbe stata una ragazzina: Leslie Burke, la nuova arrivata, che si veste come un maschio e abita in una casa piena di libri. Jess non avrebbe mai immaginato neanche di essere suo amico, eppure i due diventeranno in poco tempo inseparabili. Jess e Leslie sono due outsider nella piccola scuola del villaggio, ma saranno Re e Regina nel meraviglioso mondo di Terabithia, un luogo immaginario e segreto dove condividono storie e sogni, e dove nessuno può fare loro del male. Solo tra gli alberi di quel magico regno Jess e Leslie riescono a vincere le paure. Finché qualcosa di terribile non romperà l'incanto...



PARERE PERSONALE

Era da un po' che facevo la corte a questo libro e finalmente ho avuto il piacere di immergermi nelle sue pagine pregne di buoni sentimenti, amicizia, sogno e dolore.
In questo libro è rinchiuso tutto questo...è un libro agro-dolce. Chi ha visto il film sa già quale sarà il tragico epilogo, chi invece è profano del film di Gábor Csupó potra "gustarsi" l'inaspettato finale. La prosa della Paterson è pulita e immediata, non si perde in inutili descrizioni e non ci sono pagine di "troppo". Il risultato è un buonissimo libro, che può piacere sia ai bambini che agli adulti. Se cercate un libro in cui riscoprire la dolcezza dell'infanzia e dell'amicizia, se avete voglia di immergervi in un universo fatto di immaginazione, in cui il sogno si fonde con la realtà...questo libro è quello che fa per voi.


Voto 8+



Il secondo libro di cui voglio parlarvi è un libro uscito a Settembre per la Giunti y, che ha suscitato sin da subito molto interesse in rete. Il libro di cui voglio parlarvi è STARCROSSED.





Titolo: Starcrossed
Autore: Josephine Angelini
Editore: Giunti Editore
Data di Pubblicazione: 2011
Pagine: 464
Formato: rilegato

TRAMA:

Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell'isola, Lucas Delos, davanti a tutta la sua classe. L'episodio si rivela essere qualcosa di più di un mero incidente. Helen teme per la sua salute mentale: ha iniziato ad avere incubi di notte e allucinazioni di giorno. Ogni volta che vede Lucas le appaiono tre donne che piangono lacrime di sangue. Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che lei e Lucas non stanno facendo altro che interpretare i ruoli di un'antica tragedia d'amore. Le apparizioni femminili rappresentano infatti le Erinni. Helen, come l'omonima Elena di Troia, è destinata a dare inizio alla guerra a causa della sua relazione con Lucas. I due scoprono sulla loro pelle che i miti non sono leggende. Ma è giusto o sbagliato stare con il ragazzo che si ama se questo significa mettere in pericolo il resto del mondo? Come si sconfigge il destino?

PARERE PERSONALE

Ok...che dire di questo libro? In rete circolano decine e decine di recensioni; dalle più entusiaste a quelle più negative. A me il libro è piaciuto! Ovviamente non posso negare che ci sono state parecchie cose (ormai onnipresenti negli YA) che mi hanno fatto storcere parecchio il naso. Molti hanno parlato di Starcrossed come un libro rivoluzionario nel panorama YA, ma io non c'ho visto grandi novità di fondo. Infatti non credo che basti cambiare "creature" o ambientazione o avere un'idea particolare per scrivere un libro originale. L'idea della Angelini perde di spessore quando si cade nei soliti cliché del genere...solito amore tormentato, proibito, ostacolato e ancora il solito cattivo da cui il "bello" deve proteggere la nostra protagonista. Lo stile della Angelini è davvero buono, scorre via come l'olio e non si perde in sciocche descrizioni, certo non vi aspettate uno stile alla Lindsay o alla Yourcenar (divine). Ho apprezzato molto la protagonista Helen, un po' meno Lucas(-_-) che è troppo svenevole, troppo stucchevole....troppo finto. Gli atri personaggi non spiccano per il carattere, sono tutti molto stereotipati, dal padre scapolo della protagonista al cugino forzuto di Lucas. Il libro però ha un pregio, ovvero quello di spingere il lettore a divorare pagina dopo pagina, con la smania si sapere come va a finire. Alla scrittrice piace spesso cambiare le carte in tavole, passando da un concetto che il minuto dopo viene completamente stravolto. Il mio voto è comunque alto!


VOTO: 7/8


L'ultimo libro di cui voglio parlarvi è una cocente delusione...IL GIOVANE HOLDEN!





Titolo: Il giovane Holden
Autore: Jerome D. Salinger
Editore: Einaudi
Data di Pubblicazione: 2008
Pagine: 248
Formato: brossura


TRAMA:

Sono passati cinquant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e la sua "infanzia schifa" e le "cose da matti che gli sono capitate sotto Natale", dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a "exemplum vitae", e ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora. È fuor di dubbio, infatti, che Salinger abbia sconvolto il corso della letteratura contemporanea influenzando l'immaginario collettivo e stilistico del Novecento, diventando un autore imprescindibile per la comprensione del nostro tempo. Holden come lo conosciamo noi non potrebbe scrollarsi di dosso i suoi "e tutto quanto", "e compagnia bella", "e quel che segue" per tradurre sempre e soltanto l'espressione "and all". Né chi lo ha letto potrebbe pensarlo denudato del suo slang fatto di "una cosa da lasciarti secco" o "la vecchia Phoebe". Uno dei libri del Novecento che tanto ha ancora da dire negli anni Duemila.


PARERE PERSONALE

Il giovane Holden ha fatto storia. Il giovane Holden è un libro che non può mancare nella propria formazione letteraria. Il giovane Holden DEVE essere letto. Il giovane Holden non mi è piaciuto.
Mi sono apprestato a questo libro con la convinzione con cui ci si avvicina a un capolavoro. Con la sicurezza che lo avrei amato. Sin dalle primissime pagine però mi sono dovuto ricredere. Cos'è che non mi è andato proprio giù di questo libro? E' lo stile del caro Salinger. Lo so, lo so, lo stile è volutamente adolescenziale, sciatto ed elementare. Salinger vuole raccontare i dolori e le gioie di un adolescente americano della metà del Novecento. La trama è celeberrima è anche chi non ha letto il libro conosce più o meno le vicende di Holden Caulfield. Il "teppista" scappa dal collegio per recarsi a New York dove vivono i propri genitori (a cui deve comunicare la sua scelta) e l'adorata sorella Phebe. Non è sulla trama che voglio porre l'attenzione, bensì sul messaggio che l'autore vuole comunicare. Il libro ha segnato generazioni e generazioni, ha fatto compagnia a migliaia di adolescenti che hanno fatto di Holden Caulfield un vero è proprio mito. Io non ho trovato questo grande personaggio memorabile, e non mi sono sentito nemmeno lontanamente vicino al suo modo di pensare e vedere la vita. Un carattere seccante nel suo essere convinto; è sicuro di tenere in mano le redini del senso della vita e di avere capito pienamente qual è il motivo per cui si "vive". IO a diciott'anni non ho capito nemmeno quello che voglio fare fra un anno, figuriamoci se ho la presunzione (che il protagonista possiede in quantità industriale)di etichettare ciò che è giusto e ciò che invece è sbagliato. Guarda dall'alto in basso tutte le persone, le critica, le giudica. Spero di essermi spiegato bene.


VOTO. 5-