sabato 2 aprile 2011

Recensione il Diacono di Andrea G. Colombo.


Titolo: Il diacono
Autore: Andrea G. Colombo
Pagine: 488
Costo: euro 15,00
Casa editrice: Gargoyle
Books

Trama:

Siamo porte. Ciascuno di noi, ovunque sul pianeta. Varchi spalancati attraverso cui il Male può irrompere e infettare la nostra realtà. Fino a oggi, i varchi erano tenuti sotto controllo da una Volontà più alta e da un delicato equilibrio di forze. Ma, come predetto dalle profezie, l'equilibrio è stato spezzato e qualcosa di estremamente pericoloso è riuscito a passare. Qualcosa di così antico da non aver lasciato negli uomini neppure il ricordo di sé. È in mezzo a noi, ora, e si trascina dietro tutto l'orrore che per millenni è stato faticosamente tenuto alla larga da questa realtà. Forse non c'è più alcuna via d'uscita. Forse non c'è abbastanza Bene sulla Terra per contrastare tutta la malvagità che sta per contaminare questo mondo. Forse la salvezza è nelle mani di un monaco senza memoria, senza nome, senza passato. Un uomo la cui vita e il cui potere sono un enigma che deve essere risolto in fretta, prima che sia troppo tardi. I suoi confratelli lo chiamano semplicemente Diacono ed è il più pericoloso e temuto esorcista che sia mai apparso sulla Terra dopo Gesù Cristo. Non resta più molto tempo ormai. Lo scontro finale è prossimo. Non ci sarà alcuna pietà. Per nessuno. Il tempo della mietitura è giunto.


Recensione:

Il Diacono è un libro molto particolare che affronta tematiche, a mio avviso, molto interessanti.
Collocare queste tematiche in un genere risulta molto difficile.
Il Diacono è un romanzo vasto, dalle mille tinte.
Un arazzo di mille colori diversi, cosi dissimili l'uno dall'altro, che si fondono in un solo grande disegno: il Male.
Se dovessi scegliere un protagonista assoluto sarebbe proprio il Male.
Il Male che vaga sulla terra, che corrompe la realtà, che distorce tutto.
Il Male che si annida in ogni cuore, in ogni luogo e dal quale nessuno può sfuggire.
Demoni ed esorcismi terribili, che ti fannno accapponare la pelle. Il freddo palpabile che si avverte nel momento dell'esorcismo, quel gelo che sale violento lungo le pareti, avvolgendo il tutto.
Un libro grande, che tratta tematiche più grandi di noi.
Un libro forte, che fa rabbrividire e soffrire.
Un libro che consiglio a chi ama il genere Horror e che è stanco dei soliti libri pieni di retorica e fatti con lo stampino.
Un libro unico nella sua crudezza. Colombo non ha timore di scavare in questa strana realtà, e mostra con infinita maestria ciò che si nasconde nella profondita dell'animo, in quel lato che tendiamo a nascondere, quel lato di cui abbiamo paura.
400 pagine di puro terrore, un terrore ponderato e curato, non maldestro. Una lettura tuttavia complessa, che data la lunghezza può risultare in alcuni momenti pesante. L'approccio a questa opera deve essere completo, il lettore deve liberare la mente e dedicare totalmente a questo libro corpo e anima.
Colombo ha uno stile impeccabile, che ci scuote nelle viscere e turba in profondità. La divisione in brevi capitoli di poche pagine è l'ideale per chi vuole scandire la sua lettura. Uno stile fresco e diretto che non si perde in mille descrizioni inutili, ma si concentra sul fulcro della storia.
Un storia che nasce da terre così lontane l'una dall'altra, che per un tetro gioco del destino sono destinate a diventare spettatrici di questa tragedia.
Un libro memorabile, che lascia nella mente del lettore ombre scure che non se ne vanno.

Voto:
4/5 ****